Ogni domenica e nelle solennità milioni di battezzati ascoltano l’omelia, la cui importanza nella preparazione è richiamata al n. 59 dell'esortazione apostolica postsinodale "Verbum Domini" sulla Parola di Dio nella vita della Chiesa. Papa Ratzinger, come evidenzia Sandro Magister, in ciò si distingue personalmente pensando e preparando con estrema cura le omelie, che costituiscono un sicuro riferimento del suo magistero ordinario. Libri Scheiwiller ha già raccolto le omelie papali in tre volumi, l’ultimo dei quali contiene quelle pronunciate nell’anno liturgico appena trascorso (Benedetto XVI, "Omelie di Joseph Ratzinger, papa. Anno liturgico 2010", a cura di Sandro Magister. Libri Scheiwiller, Milano, 2010, pp. 420).
Già nella precedente esortazione postsinodale Sacramentum caritatis, il Papa aveva sottolineato la necessità di migliorare “la qualità della omelia”, che, ricorda nella Verbum Domini "costituisce un’attualizzazione del messaggio scritturistico, in modo tale che i fedeli siano indotti a scoprire la presenza e l’efficacia della Parola di Dio nell’oggi della propria vita" e pertanto "deve condurre alla comprensione del mistero che si celebra, invitare alla missione, disponendo l’assemblea alla professione di fede, alla preghiera universale e alla liturgia eucaristica".
Da ciò una serie di rischi da evitare da parte dei ministri sacri deputati alla predicazione e cioè svolgere "omelie generiche ed astratte, che occultino la semplicità della Parola di Dio, come pure inutili divagazioni che rischiano di attirare l’attenzione sul predicatore piuttosto che al cuore del messaggio evangelico", che rimane quello di mostrare Cristo, centro di ogni omelia.
Già nella precedente esortazione postsinodale Sacramentum caritatis, il Papa aveva sottolineato la necessità di migliorare “la qualità della omelia”, che, ricorda nella Verbum Domini "costituisce un’attualizzazione del messaggio scritturistico, in modo tale che i fedeli siano indotti a scoprire la presenza e l’efficacia della Parola di Dio nell’oggi della propria vita" e pertanto "deve condurre alla comprensione del mistero che si celebra, invitare alla missione, disponendo l’assemblea alla professione di fede, alla preghiera universale e alla liturgia eucaristica".
Da ciò una serie di rischi da evitare da parte dei ministri sacri deputati alla predicazione e cioè svolgere "omelie generiche ed astratte, che occultino la semplicità della Parola di Dio, come pure inutili divagazioni che rischiano di attirare l’attenzione sul predicatore piuttosto che al cuore del messaggio evangelico", che rimane quello di mostrare Cristo, centro di ogni omelia.
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