sabato 13 luglio 2013

ITALIA

Sul giornale di Torino di oggi, nell'inserto "Accadeva 50 anni fa" viene riportata la prima pagina del quotidiano  di sabato 13 luglio 1963.

 Piena corrispondenza di giorno e mese con la differenza appunto di 50 anni. Ma il tempo per il nostro paese sembra non essere trascorso. E infatti il titolo di apertura di un articolo di Vittorio Gorresio dice:
 "Comincia una nuova fase nella vita politica ialiana.  
Intensa lotta di correnti nella dc e nel psi nell'attesa che si apra il dialogo dei partiti
I fanfaniani tengono un'agitata riunione notturna - Subito dopo si sparge la voce che il loro esponente Forlani si è dimesso da vice segretario dc, ma la notizia viene smentita. Fra gli autonomisti socialisti la frattura persiste: decisioni definitive saranno prese da Lombardi e dai suoi seguaci mercoledì o giovedì". 

Come si vede, facendo un salto nel presente, nulla di nuovo sotto il cielo italico. Sono cambiate le sigle, i nomi (soprattutto per la selezione naturale della vita), ma certe dinamiche frazioniste o correntizie, che dir si voglia,  della politica con la "p" minuscola restano le stesse. Quella era l'Italia (e la sua rappresentanza politica). Questa è l'Italia (e la sua rappresentanza politica).

lunedì 8 luglio 2013

Papa Francesco a Lampedusa

Significato profetico del viaggio del Papa, venuto dalla "fine del mondo", a Lampedusa. Un viaggio  che  segnala la visione geografica di questo pontefice, che  ha compiuto la sua prima visita apostolica proprio  nella terra della tragedia e della speranza di immigrati e rifugiati del sud del mondo.

All'omelia  Francesco ha evocato la condizione dei migranti come "una spina nel cuore che porta sofferenza" . Eppure ha aggiunto il Santo Padre: "  La cultura del benessere, che ci porta a pensare a noi stessi, ci rende insensibili alle grida degli altri, ci fa vivere in bolle di sapone, che sono belle, ma non sono nulla, sono l’illusione del futile, del provvisorio, che porta all’indifferenza verso gli altri, anzi porta alla globalizzazione dell’indifferenza".