Il Santo Padre Francesco ci ha abituati alle sue preghiere e ancora una volta ci ha toccati nel profondo del cuore con quella pronunciata ieri sera a conclusione della Via Crucis al Colosseo. Preghiera imperniata su tre passaggi, nodali per la vita di un cristiano oggi: “vergogna, pentimento, speranza”.
Personalmente mi è risuonata l’esclamazione “la vergogna di aver perso la vergogna”. Una cifra, questa, che purtroppo caratterizza il nostro tempo, dove è lecito tutto ciò che è possibile, nel chiuso dell’individualismo che non conosce confini. E’ una corsa sfrenata di tanti, anche di ministri sacri, che “si sono lasciati ingannare dall’ambizione e dalla vana gloria perdendo la loro degnità e il loro primo amore”. E, in particolare, vergogna per noi – della mia generazione – che lasciamo “ai giovani un mondo fratturato dalle divisioni e dalle guerre; un mondo divorato dall’egoismo ove i giovani, i piccoli, i malati, gli anziani sono emarginati”.
Il Pontefice, però, volge questo atteggiamento in positivo, ammonendoci a richiedere al Signore Gesù “la grazia della santa vergogna!”.
Solo così il nostro cuore, supplicando la misericordia divina, si può dischiudere al pentimento, “che germoglia dalla certezza che solo tu puoi salvarci dal male, solo tu puoi guarirci dalla nostra lebbra di odio, di egoismo, di superbia, di avidità, di vendetta, di cupidigia, di idolatria, solo tu puoi riabbracciarci ridonandoci la dignità filiale e gioire per il nostro rientro a casa, alla vita; il pentimento che sboccia dal sentire la nostra piccolezza, il nostro nulla, la nostra vanità e che si lascia accarezzare dal tuo invito soave e potente alla conversione”.
Ecco il portato della speranza cristiana, nel segno che “solo il bene può sconfiggere il male e la cattiveria, solo il perdono può abbattere il rancore e la vendetta, solo l’abbraccio fraterno può disperdere l’ostilità e la paura dell’altro”. E in ciò la Chiesa “santa e fatta da peccatori, continua, ancora oggi, nonostante tutti i tentativi di screditarla, a essere una luce che illumina, incoraggia, solleva e testimonia il tuo amore illimitato per l’umanità, un modello di altruismo, un’arca di salvezza e una fonte di certezza e di verità”.
Papa Francesco ha, quindi , invocato la “grazia della santa speranza!”, aggiungendo: “Aiutaci, Figlio dell’uomo, a spogliarci dall’arroganza del ladrone posto alla tua sinistra e dei miopi e dei corrotti, che hanno visto in te un’opportunità da sfruttare, un condannato da criticare, uno sconfitto da deridere, un’altra occasione per addossare sugli altri, e perfino su Dio, le proprie colpe. Ti chiediamo invece, Figlio di Dio, di immedesimarci col buon ladrone che ti ha guardato con occhi pieni di vergogna, di pentimento e di speranza; che, con gli occhi della fede, ha visto nella tua apparente sconfitta la divina vittoria e così si è inginocchiato dinanzi alla tua misericordia e con onestà ha derubato il paradiso! Amen!”
Santa Pasqua a tutti!