giovedì 15 febbraio 2018

Carità della "polis", carità "politica"!

Il Vescovo di Assisi-Nocera U.-Gualdo T. , mons. Domenico Sorrentino, nel Mercoledì delle Ceneri, ha inviato un messaggio alla propria Chiesa particolare dal titolo “Una quaresima viva attenta all’ora presente”. Quaresima che vede quest’anno l’Italia impegnata in una convulsa campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento nazionale. 

Al riguardo mons. Sorrentino precisa il ruolo della Chiesa: “Va ribadito che, come Pastori della Chiesa, non sponsorizziamo candidati e partiti. Non è nostro compito. Questo livello tocca alla responsabile valutazione dei singoli cristiani e delle loro aggregazioni. Abbiano più iniziativa, coraggio, coerenza!”. E tuttavia, il presule ricorda che alla Chiesa compete “la politica nel senso più alto del termine, che precede e va oltre i partiti. E la politica che si fa impegnandosi per il bene comune, facendosi carico della vita di tutti, specialmente dei membri più deboli della società. E la politica che il magistero qualifica "alta forma di carità". 

Ecco allora che il tempo della Quaresima “tempo speciale di preghiera e digiuno”, diventa veicolo, attraverso la carità, per “uscire dal nostro "particolare", per aprirci alle necessità degli altri” e “dare il nostro contributo alla costruzione della "polis", la città degli uomini. Sì, c'è una carità della "polis", una carità "politica"! Per questo, il presule assisiate raccomanda l’impegno dei cristiani verso il prossimo appuntamento elettorale, partecipandovi, mentre è doveroso per la Chiesa “offrire criteri di discernimento, educare alla buona coscienza, e ricordare, a se stessa e a tutti, i principi che non muoiono. E non fanno morire”. 

Il tutto tenendo presente la Carta costituzionale, ma soprattutto “la prima tavola dei valori, sempre attuale, insostituibile, fondativa: quella dei comandamenti, le "dieci parole" che, venendo da Dio, tracciano le vie della speranza e del futuro. "Dieci parole" che risuonano nella coscienza universale — persino al di là delle convinzioni di fede — ed hanno riflessi sociali, sui quali non possiamo sorvolare”. E’ con queste premesse, perciò, che va affrontato l’impegno per il bene comune, cercando le giuste soluzioni per i problemi che attanagliano il nostro Paese, a partire dal lavoro e dalla crisi occupazionale, dal rispetto della vita fin dal concepimento, dallo smarrimento della famiglia, “al punto da non sentire più la bellezza di un amore fra un uomo e una donna che duri una vita e generi vita”. Senza tralasciare gli immigrati, gli anziani, i malati. E ancora il tema della pace e i giovani, per finire al tema dell’ambiente al grido della Laudato si ' di papa Francesco.

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