Di fronte al “re nudo” abbiamo spesso sentito da parte di taluni evocare il versetto giovanneo “Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei” , riferito all'episodio dell'adultera.
La citazione è senz'altro pertinente, richiamando la misericordia divina. Soltanto che non si dà pieno conto del brano evangelico che appunto prosegue con l'insegnamento di Gesù, che richiede l'imprescindibile conversione di vita dicendo alla donna “va' e d'ora in poi non peccare più". Ecco non ho sentito da parte dei sostenitori del re, seppure credenti, questo richiamo al “va'”, a ritornare alla vita, a riprendere il cammino.
Può essere utile anche quanto il Santo Padre ha recentemente richiamato a proposito della verità e del bene"... per noi cristiani, il vero significato della “coscienza” è la capacità dell’uomo di riconoscere la verità, e, prima ancora, la possibilità di sentirne il richiamo, di cercarla e di trovarla. Alla verità e al bene occorre che l’uomo sappia aprirsi, per poterli accogliere in modo libero e consapevole. La persona umana, del resto, è espressione di un disegno di amore e di verità: Dio l’ha “progettata”, per così dire, con la sua interiorità, con la sua coscienza, affinché essa possa trarne gli orientamenti per custodire e coltivare se stessa e la società umana".
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