Nella società "veloce" sembra non esserci tempo per l'altro. Da ciò la difficoltà sempre più diffusa di vivere amicizie vere, profonde, con la conseguente situazione di progressivo isolamento, di appartamentare la propria vita.
E invece c'è bisogno di valorizzare ogni presenza che incrociamo nella quotidianità, anche col semplice gesto di accorgersi di essa, ossia di alzare lo sguardo, ritraendolo dalla visione del proprio ombelico. Per questo è opportuno creare luoghi in cui ciascuno possa esprimersi ed essere ascoltato.
Ma ciò comporta anche un impegno ad aggiornarsi spiritualmente e culturalmente, in modo da osservare la realtà con spirito critico e affrontarla in ogni ambito con una coscienza formata, che permetta di stare accanto ad uomini e donne di questo tempo attraverso il confronto e l'accoglienza.
Nessun commento:
Posta un commento