Nel suo Messaggio per questa Quaresima, papa Francesco auspica attenzione e responsabilità verso la miseria umana.
Il Pontefice, nell’evocare la povertà di Cristo, volta alla pienezza della condivisione (cfr Fil 2,7; Eb 4,15), la distingue dalla “miseria” nella sua triplice espressione: materiale, morale e spirituale.
“La miseria materiale è quella che comunemente viene chiamata povertà e tocca quanti vivono in una condizione non degna della persona umana: privati dei diritti fondamentali e dei beni di prima necessità quali il cibo, l’acqua, le condizioni igieniche, il lavoro, la possibilità di sviluppo e di crescita culturale… Non meno preoccupante è la miseria morale, che consiste nel diventare schiavi del vizio e del peccato…Questa forma di miseria, che è anche causa di rovina economica, si collega sempre alla miseria spirituale, che ci colpisce quando ci allontaniamo da Dio e rifiutiamo il suo amore”.
Da ciò l’impegno, nel “seguire e imitare Gesù, che è andato verso i poveri e i peccatori come il pastore verso la pecora perduta, e ci è andato pieno d’amore. Uniti a Lui possiamo aprire con coraggio nuove strade di evangelizzazione e promozione umana”.
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