domenica 7 aprile 2013

La beatitudine della fede

Al Regina Coeli  di questa II Domenica di Pasqua o della Divina Misericordia, Papa Francesco si è rivolto alle migliaia di fedeli assiepati in Piazza S. Pietro con le parole di Gesù Risorto “Pace a voi!” (Gv 20,19.21.26), aggiungendo: “Non è un saluto, e nemmeno un semplice augurio: è un dono, anzi, il dono prezioso che Cristo offre ai suoi discepoli dopo essere passato attraverso la morte e gli inferi”. 

Il Papa, proseguendo la catechesi sulla Misericordia divina, ha richiamato l’odierno brano del Vangelo e in particolare l’episodio dell’apostolo Tommaso (Gv 20, 19-31) ed  ha parlato della “beatitudine della fede”. Egli ha quindi spiegato il senso di questa definizione magisteriale: “...
chi erano questi che avevano creduto senza vedere? Altri discepoli, altri uomini e donne di Gerusalemme che, pur non avendo incontrato Gesù risorto, credettero sulla testimonianza degli Apostoli e delle donne. Questa è una parola molto importante sulla fede, possiamo chiamarla la beatitudine della fede. Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto: questa è la beatitudine della fede!In ogni tempo e in ogni luogo sono beati coloro che, attraverso la Parola di Dio, proclamata nella Chiesa e testimoniata dai cristiani, credono che Gesù Cristo è l’amore di Dio incarnato, la Misericordia incarnata. E questo vale per ciascuno di noi!”. 

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