Quando nella comunicazione interpersonale si passa dal formale "lei" al più informale "tu”, ciò può accadere per ragioni diverse, ma soprattutto per rendere più intima la relazione con un atteggiamento confidenziale che richiama il "tu" rispetto al "lei" d’obbligo della lingua italiana. Generalmente è la persona maggiore di età che propone il tono più amicale. Così nella quotidianità dei rapporti tra persone “normali”.
Certamente il discorso cambia se a dire “diamoci del tu” è niente di meno che il Papa e per di più al telefono. E’ quello che accaduto nei giorni scorsi ad un giovane veneto che si è visto telefonare proprio dal Pontefice , il quale, nel dirgli di darsi il tu, ha aggiunto: "Credi che gli apostoli dessero del Lei a Gesù - gli ha chiesto Bergoglio -? O lo chiamassero Sua eccellenza? Erano amici come lo siamo adesso io e te, ed io agli amici son o abituato a dare del Tu".
Quanta verità, in una conversazione durata circa otto minuti, che rende per così dire giustizia anche dei felpati rapporti tra gli stessi Vescovi, segnati incomprensibilmente dal rigoroso “lei”.
Il gesto di Papa Bergoglio, che probabilmente ha suscitato qualche perplessità se non sconcerto negli ambienti più tradizionali della Chiesa, è destinato comunque a lasciare il “segno”. Come sempre.
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