C’è un tempo per ogni cosa. E’ questo che viviamo evidentemente è quello del dialogo tra atei e non credenti, iniziato con l’ormai celebre Cortile dei Gentili. Dopo la risposta
di Papa Francesco
a Eugenio Scalfari , caratterizzatasi oltre che per il metodo innovativo anche per il tenore e la profondità dei contenuti, sempre su La Repubblica si è registrato un ulteriore passo sul cammino del confronto dialogico con la pubblicazione di uno stralcio della lettera scritta da Benedetto XVI
a Piergiorgio Odifreddi in risposta al libro di quest’ultimo Caro papa, ti scrivo (Mondadori, 2011).
Il Papa emerito confuta al suo interlocutore la descrizione della teologia come «fantascienza», impartendo, quasi tornando in cattedra, una sottile lezione di epistemologia ad Odifreddi, cui spiega come «in tutte le materie specifiche la scientificità ha ogni volta la propria forma, secondo la particolarità del suo oggetto» e «l’essenziale è che si applichi un metodo verificabile che garantisca la razionalità».
Benedetto XVI, inoltre, senza giri di parole aggiunge:"Ciò
che Lei dice sulla figura di Gesù non è degno del Suo rango scientifico. Se Lei
pone la questione come se di Gesù, in fondo, non si sapesse niente e di Lui,
come figura storica, nulla fosse accertabile, allora posso soltanto invitarLa
in modo deciso a rendersi un po' più competente da un punto di vista storico. Le
raccomando per questo soprattutto i quattro volumi che Martin Hengel (esegeta
dalla Facoltà teologica protestante di Tübingen) ha pubblicato insieme con
Maria Schwemer: è un esempio eccellente di precisione storica e di amplissima
informazione storica>>.
E tuttavia alla fine Ratzinger conclude: "Ill.
mo Signor Professore, la mia critica al Suo libro in parte è dura. Ma del
dialogo fa parte la franchezza; solo così può crescere la conoscenza. Lei è
stato molto franco e così accetterà che anch'io lo sia. In ogni caso, però,
valuto molto positivamente il fatto che Lei, attraverso il Suo confrontarsi con
la mia Introduzione al cristianesimo, abbia cercato un dialogo così aperto con
la fede della Chiesa cattolica e che, nonostante tutti i contrasti, nell'ambito
centrale, non manchino del tutto le convergenze".
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