Ecco la consegna di papa Francesco agli sposi cristiani, data concludendo il ciclo di catechesi sui Sacramenti del mercoledì e parlando del Matrimonio cristiano.
Il Pontefice ha evocato il mistero dell’unione tra l’uomo e la donna che decidono di vivere insieme, divenendo col matrimonio “un’unica carne”. E in essi si rispecchia Dio, che “imprime in loro i propri lineamenti e il carattere indelebile del suo amore”.
In questo senso, dunque, “il Matrimonio risponde a una vocazione specifica e deve essere considerato come una consacrazione (cfr Gaudium et spes, 48; Familiaris consortio, 56)…l'uomo e la donna sono consacrati nel loro amore. Gli sposi infatti, in forza del Sacramento, vengono investiti di una vera e propria missione, perché possano rendere visibile, a partire dalle cose semplici, ordinarie, l’amore con cui Cristo ama la sua Chiesa”.
Ma il Papa non ha omesso di guardare alla fragilità dell’uomo, richiamando le difficoltà quotidiane che la coppia coniugata è chiamata ad affrontare e superare. Per questo Francesco ha esortato a non interrompere il legame con Dio attraverso la preghiera. “Quando la famiglia prega, il legame si mantiene. Quando lo sposo prega per la sposa e la sposa prega per lo sposo, quel legame diviene forte; uno prega per l’altro”.
Così come dalle stesse difficoltà nascono le incomprensioni per cui si litiga fino … al “lancio dei piatti”. Per questo il Papa ha ripetuto a non chiudere la giornata “senza fare la pace. Sempre!. E per fare la pace non è necessario chiamare le Nazioni Unite che vengano a casa a fare la pace. E' sufficiente un piccolo gesto, una carezza, ma ciao! E a domani! E domani si comincia un'altra volta”. In aiuto alla vita matrimoniale, infine papa Bergoglio ha ricordato le tre parole “magiche”: “Permesso: per non essere invadente nella vita dei coniugi… Grazie: ringraziare il coniuge; grazie per quello che hai fatto per me, grazie di questo…scusa”.
Così come dalle stesse difficoltà nascono le incomprensioni per cui si litiga fino … al “lancio dei piatti”. Per questo il Papa ha ripetuto a non chiudere la giornata “senza fare la pace. Sempre!. E per fare la pace non è necessario chiamare le Nazioni Unite che vengano a casa a fare la pace. E' sufficiente un piccolo gesto, una carezza, ma ciao! E a domani! E domani si comincia un'altra volta”. In aiuto alla vita matrimoniale, infine papa Bergoglio ha ricordato le tre parole “magiche”: “Permesso: per non essere invadente nella vita dei coniugi… Grazie: ringraziare il coniuge; grazie per quello che hai fatto per me, grazie di questo…scusa”.
E il matrimonio va avanti.
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