" Scendendo nei temi della nostra contemporaneità, dove incontriamo oggi le direzioni di un vero progresso? Nella globalizzazione finanziaria di Bruxelles e di Wall Street o nelle rinnovate difese delle identità o dei dazi nazionali? Nell’ulteriore precarizzazione, detta “flessibilità”, del lavoro, oppure nella tutela dei “vecchi” diritti sindacali? Nella piena liberalizzazione del mercato dei corpi, degli uteri e dei materiali genetici, o nella riscoperta di una nuova ecologia dell’uomo? Nella legittimazione dei matrimoni gay, o nel considerarli “un regresso antropologico”, come dice Papa Francesco?
E nella Chiesa poi chi va per davvero in avanti e chi si sta invece semplicemente perdendo per strada? Chi nega il peccato originale, i miracoli, e la presenza del Satana nella storia, o chi riscopre il mistero di Maria entro il processo della propria liberazione? Chi è cioè per davvero “moderno”, chi sta dalla parte della vera crescita dell’uomo?
Papa Ratzinger sintetizzava così il problema nel 2010: “La questione è: in cosa il secolarismo ha ragione? In cosa dunque la fede deve far proprie le forme e le immagini della modernità. E in cosa deve invece opporre resistenza? Questa grande lotta attraversa oggi il mondo intero”. Se non inizieremo a rispondere in modo più appropriato a queste domande non potremo né rilanciare il progetto moderno di evoluzione dell’uomo, né quello cristiano che lo anima dall’interno".
Guzzi ha tenuto tra febbraio e marzo scorsi un Corso all’Istituto di Teologia della Vita Consacrata “Claretianum”, dell’Università Lateranense di cui si riportano qui i temi affrontati:
Una Nuova Evangelizzazione per la conversione della Chiesahttp://www.youtube.com/watch?
La svolta antropologica dall'Io bellico all'Io relazionale
http://www.youtube.com/watch?
Dalla rappresentazione alla realizzazione dei misteri della salvezza
http://www.youtube.com/watch?
Vangelo della Nuova Umanità: nuovi itinerari iniziatici
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