Come di consueto il Papa ha
inviato un messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali , giunta alla sua 46a edizione e che si
celebrerà il prossimo 20 maggio. Quest’anno Benedetto XVI ha evocato l’utilità
della rete come strumento di evangelizzazione. “Sono da considerare con
interesse le varie forme di siti, applicazioni e reti sociali che possono
aiutare l’uomo di oggi a vivere momenti di riflessione e di autentica domanda,
ma anche a trovare spazi di silenzio, occasioni di preghiera, meditazione o
condivisione della Parola di Dio. Nella essenzialità di brevi messaggi, spesso
non più lunghi di un versetto biblico, si possono esprimere pensieri profondi
se ciascuno non trascura di coltivare la propria interiorità”.
Ma il Santo
Padre ha evidenziato l’importanza del
silenzio “Se Dio parla all’uomo anche nel silenzio, pure l’uomo scopre nel
silenzio la possibilità di parlare con Dio e di Dio. “Abbiamo bisogno di quel
silenzio che diventa contemplazione, che ci fa entrare nel silenzio di Dio e
così arrivare al punto dove nasce la Parola, la Parola redentrice”. Ecco allora
Parola e silenzio, per cui “Educarsi alla comunicazione vuol dire imparare ad
ascoltare, a contemplare, oltre che a parlare, e questo è particolarmente
importante per gli agenti dell’evangelizzazione: silenzio e parola sono
entrambi elementi essenziali e integranti dell’agire comunicativo della Chiesa,
per un rinnovato annuncio di Cristo nel mondo contemporaneo”.
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