Il Pontefice , nella festa odierna del Santissimo Nome di Gesù, ha celebrato messa nella Chiesa del Gesù a Roma con 350 gesuiti, per solennizzare la canonizzazione di Pietro Favre, elevato lo scorso 17 dicembre agli onori degli altari. Pietro Favre fu uno dei primi compagni di Ignazio di Loyola, fondatore dell'ordine religioso dei Gesuiti da cui proviene papa Bergoglio.
Dell 'omelia del Papa ho trovato, molto pertinente per me, proprio oggi, questo richiamo sul modello di san Pietro Favre: "Ma, perché peccatori, possiamo chiederci se il nostro cuore ha conservato l’inquietudine della ricerca o se invece si è atrofizzato; se il nostro cuore è sempre in tensione: un cuore che non si adagia, non si chiude in se stesso, ma che batte il ritmo di un cammino da compiere insieme a tutto il popolo fedele di Dio. Bisogna cercare Dio per trovarlo, e trovarlo per cercarlo ancora e sempre. Solo questa inquietudine dà pace al cuore… Noi siamo uomini in tensione, siamo anche uomini contraddittori e incoerenti, peccatori, tutti. Ma uomini che vogliono camminare sotto lo sguardo di Gesù”.
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